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Poesie per il Natale

POESIE E FILASTROCCHE PER IL SANTO NATALE
Scegli quella più adatta alla tua classe.

Le poesie che trovi molte sono originali tratte dalla raccolta di poesie
di Vincenzo Riccio.


Poesia per il papà
LEGGI ANCHE LE POESIE SU:
BABBO NATALE, LA BEFANA, CAPODANNO

POESIE SUL NATALE
AUTORE
Vincenzo Riccio
TITOLO
E' Natale

E' NATALE
di Vincenzo Riccio

È Natale,
chissà che bei regali cadranno giù dal cielo,
cento duecento almeno!
E allora che aspettiamo? tiriamo su la mano.
Pronti? afferriamo quel che scende giù.

Ecco il primo, è tutto colorato!
“È un grande panettone di nero cioccolato.
Uhm che buono che sarà!
Questo è il regalo per il mio papà.”
Guardate, cos’è che scende traballante?
una farfalla, un aquilone, un elefante!
Ma no, è una semplice vestaglia ricamata.

“Evviva! questo è il regalo per la mia mamma amata.”
Scende un ultimo dono: “Questo allora è per me!”
Ma… è una culla vuota, con la sola paglia,
e che regalo è!
Un bigliettino?
Dice…  “arriverò la notte di Natale dopo le 23.
Aspettami, ti porterò la pace, così tanta,
che la potrai donare a chi sarà con te.”




AUTORE
Vincenzo Riccio
TITOLO
Un regalo speciale per mamma e papà
Poesia con disegni e scheda di lavoro.
Clicca per  aprire in PDF
UN RAGALO SPECIALE PER MAMMA E PAPA'  
di Vincenzo Riccio

PATATRÀCCHETE, È DI NUOVO NATALE
e sono un pochino in pensiero,
che regalare alla mamma?
Un litro di vino,
un’auto nuova,
o un cesto di uova?

E’ difficile per noi bambini fare regali,
anche perché non abbiamo denari.
quintali di panettoni,
tonnellate di cioccolata,
damigiane di marmellata,
una barca di gianduiotti;
e ancora…
profumi, cravatte, biscotti,
automobili e…
assegni circolari:
per Natale faremo diventare
tutti milionari.

Ma per te mamma,
per te papà,
in aggiunta a tutti i doni,
vi voglio regalare un Natale di felicità.
guardatemi bene in faccia:
sss…
vi voglio bene…tanto tanto bene:
e Gesù Bambino lo sa.  
AUTORE
Vincenzo Riccio
TITOLO
Le strade del Natale

LE STRADE DI NATALE  
di Vincenzo Riccio

Strade di luci
Che chiudono il cielo alle stelle.
Strade di voci squillanti
Nascondono le ciaramelle.
Son tutti a cercare il Natale.
Persi tra cento scaffali
pesano i loro regali,
chiudono tante illusioni
in scatole ricche di doni.
Tra pini tagliati al progresso,
ognuno col proprio cipresso
s’illude di avere trovato il Natale.
Ma quando scende il silenzio
la lumina spenta
in cielo una stella riaccende.
Lo sguardo non guarda, ma sente:
è quello il vero Natale.
AUTORE
Vincenzo Riccio
TITOLO
Due gocce d'infinito
DUE GOCCE D'INFINITO
di Vincenzo Riccio

Una, due gocce d’infinito
si staccano dal cielo di questa notte che incanta;
e come fiocchi, quasi lumini bianchi,
si adagiano tra le zolle dei miei pensieri
e, semi di vita, germogliano, subito, nel fiore più bello:
nella voglia più semplice,
più pura,
più onesta
di...
amare, amare, amare,
ma con la carità,
e con la voce del Natale.
AUTORE
Vincenzo Riccio
TITOLO
Le strade del Natale

UN PRESE DI CARTA
di Vincenzo Riccio

Su un foglio bianco ho disegnato un cielo

con tante tante stelle.

Sotto le stelle ho disegnato un prato

con tanti pastori e tante pecorelle.

Giù più lontano attaccato al sole

ho colorato una piccola capanna

con una mucca, un asinello e tanta paglia gialla.

Poi ho scarabocchiato il viso di una mamma,

il bastone e la barba di un papà.


Sulla punta del cielo ho appeso una grande stella

che porta in braccio il sogno della carità.

Questo è il mio presepe.

Forse le pecore non sono tanto pecore,

i pastori non sono tali e quali,

ma questo è il mio presepe, il più bello che si possa fare,

almeno per me.

Manca solo vicino all’asinello

il disegno più bello, quello del Bambinello.


Questo lo voglio disegnare la notte di Natale

stringendo le mani di mamma e di papà

solo allora il mio presepe di carta

in un vero presepe si trasformerà.


AUTORE
Vincenzo Riccio
TITOLO
Le strade del Natale

TI PRESENTO IL NATALE
di Vincenzo Riccio

Voglio parlare a te
di quel Natale
capace di portare
al mondo intero
il dono della pace;
di regalare, senza
prezzo alcuno, serenità,
nel cuore di ciascuno.

Altro non è la notte
di Natale: fruscio del
corpo di un piccolo
Bambino che si rannicchia
in un angolo di paglia
per regalare, anche a chi
non voglia, una speranza
fatta di sorrisi.

Altro non è la notte
di Natale: la mano di
un pittore che dona al
mondo intero un quadro
dell'amore d'appendere
in un angolo del cuore.

Altro non è la notte
di Natale: voglia di
calore, anche di torrone,
fette di panettone.

Anche questo è Natale

ma ad una condizione,
che sia tutto condito
con lievito d'amore.
AUTORE
Vincenzo Riccio
TITOLO
La stella di Natale

LA STELLA DI NATALE
di Vincenzo Riccio

Si stacca, dal mantello della Luna, una     magica stella:
é quella,  speciale, della notte di   Natale.
Si guarda intorno, saluta le altre   stelle,
che al suo saluto diventano più belle;
fa un giro in fretta intorno a tutto   il mondo
strizzando gli occhi in segno di   saluto
per ricordare a ognuno
che sta per arrivare,  
anche quest’anno,
la notte di Natale.

Al primo rintocco della mezzanotte
si tuffa giù dal cielo fino a noi
e come entra nel tetto della terra
compie il primo atto di magia:
si divide in milioni  di piccole   stelle,
che corrono negli angoli del mondo
in cerca della gente che vuole   festeggiare
la ricorrenza, la festa del Natale.

Non chiede nomi, età, color di pelle,
non sente odori o lingue, non vede le   persone o brutte o belle,
non distingue gli uomini per razza o   religione
quel che la stella ascolta é solo il   cuore:
se ha un po’di speranza  ed é carico   d’amore.
AUTORE
Vincenzo Riccio
TITOLO
Le strade del Natale

E IL VERO NATALE?
di Vincenzo Riccio

Ci vuol poco per fare Natale:
un pupazzo di neve,
un po' di farina,
un foglio di stelle
e un prato di carta.

E basta?

Ancora un pastore,
un mulino,
un panettone,
un albero di pino,
e...

Forse dimentichi Gesù Bambino.
AUTORE
Vincenzo Riccio
TITOLORegali per Natale

REGALI PER NATALE
di Vincenzo Riccio

Un modo di festeggiare il Natale
e’ fermarsi ad ascoltare
il suono dei  pensieri,
lasciandoli liberi di parlare
come si fa con gli amici veri.
E poi, zag, acchiappare quelli più belli.
Così  mi sono messo intensamente ad ascoltare,
i miei pensieri.
Ma… hai voglia a ridacchiare!
mi sembrava d’avere nella zucca
un’orchestra di versi:  d’asini,   di mucca.
ma subito dopo sono arrivati quelli belli, quelli veri,
di pensieri.
Ne  ho catturati in fretta  tre,
e li ho chiusi in uno cadeau (cadò) speciale:
sono i vostri doni per oggi ch’è Natale.
Uno e’ per te mamma, uno per te papa’,
uno ce n’é anche per te nonno/a (se i nonni non ci sono togliere);
come vi potevo dimenticare!
Sembrano uguali, ma ognuno è  differente.
hanno lo stesso nome, però…
uno è  l’ amore per te mamma,
uno è l’amore per te papà
uno  è l’amore per te nonno/a
(tre volte se ci sono mamma, papà e nonni).
Ricordate, sono regali speciali, vengono da qui, dalla mia mente!
AUTORE
Vincenzo Riccio
TITOLONatale: Auguri piccolini

L'amore un diritto della gente
di Vincenzo Riccio

Natale é un momento per pensare:
a te, a me, a la gente,
a quella che ti ama
a quella che non ha niente.
Natale é ricordare,
che appeso ad una stella
c'é il pensiero più bello,
quello di un amore
che non ha colore,
perché l'amore é il libero diritto d'ogni gente.
AUTORE
Vincenzo Riccio
TITOLONatale: Auguri piccolini

NATALE: AUGURI PICCOLINI
di Vincenzo Riccio

Io sono piccolino/a
che ti posso regalare
per la festa di Natale?
Uno strillo di capricci?
di parole smozzicate?

Io due l'ho "impaccate"
con un nastro di colori.
E se adesso tu lo strappi
le parole saltan fuori.

Sono i gridi del mio amore
che vi voglio regale:
per la festa di Natale.
AUTORE
Gianni Rodari
TITOLO
Il mago di Natale

IL MAGO DI NATALE
di Gianni Rodari

S’io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l’alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all’Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po’ di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d’ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an’roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s’intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l’albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l’albero del panettone
in viale Buozzi
l’albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all’albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l’albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,prendeteli tutti quanti.
AUTORE
Gianni Rodari
TITOLOLo zampognaro

LO ZAMPOGNARO
di Gianni Rodari

Lo Zampognaro
di Gianni Rodari.
Se comandasse lo zampognaro
Che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?
“Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d’oro e d’argento”.
Se comandasse il passero
Che sulla neve zampetta,
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
“Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso
tutti i doni sognati
più uno, per buon peso”.
Se comandasse il pastore
Del presepe di cartone
Sai che legge farebbe
Firmandola col lungo bastone?
“ Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso
il bianco, il moro, il giallino”.
Sapete che cosa vi dico
Io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
Accadranno facilmente;
se ci diamo la mano
i miracoli si faranno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.
AUTORE
Gianni Rodari
TITOLONatale

NATALE
di Gianni Rodari

Se fossi il pastore

del presepio di cartone,

sai che legge farei

firmando con il lungo bastone?

Voglio che oggi non pianga

nel mondo nessun bambino,

che abbia lo stesso sorriso,

il bianco, il rosso, il moro e il giallino.
AUTORE
Gianni Rodari
TITOLOLo zampognaro

NATALE
di Roberto Piumini

Quest’anno Natale
mi ha fatto un bel dono
un dono speciale.
Mi ha dato allegria
canzoni cantate
in gran compagnia.
Mi ha dato pensieri
parole e sorrisi
di amici sinceri.
Dei vecchi regali
non voglio più niente
ad ogni natale

io voglio la gente.
AUTORE
G. Grossi
TITOLOPresepio

PRESEPIO
di G. Grossi

Ora è Natale e nella capanna
c’è un dolce bimbo con la sua mamma,
mentre il padre dal volto sereno
la mangiatoia riempie di fieno.
C’è tanto freddo e tanto gelo
e per coprirlo non c’è un velo.
Ma l’asino e il bue messisi a lato
lo riscaldano col loro fiato.
AUTORE
M RICCO'
TITOLOHo nel cuore un Presepe

Ho nel cuore un presepe
M.Riccò

Ho nel cuore un presepe
senza angeli a volo
con solo…
con solo
un vagito di Bimbo
Non voglio pastori
nè greggi sui monti,
ma un mazzo di cuori
e pupille…
di volti africani
di cinesi di indiani
Ho nel cuore un presepe
una culla
un Bimbo sconsolato
un pellerossa a lato
che lo scalda col fiato:
e poi
con aria tranquilla
un moretto lo ninna.
E il Bambino Gesù
non piange più.
AUTORESconosciuto
TITOLOE' NATALE

E' NATALE
autore sconociuto

E' Natale
E' Natale, è Natale,
chi sta bene e chi sta male:
c'è chi mangia il panettone,
lo spumante ed il torrone:
ed invece in qualche terra
i bambini fan la guerra.
Caro mio bel Bambinello
fa' che il mondo sia più bello
e con gli uomini in letizia
tutti in pace ed amicizia.
Ad ognuno fai trovare
ogni giorno da mangiare.
Della neve ogni fiocco
tu trasformalo in balocco
che poi cada lì vicino
ad ogni piccolo bambino.
Manda a tutti il proprio dono
e fammi essere più buono.
E' Natale

di Madrre Teresa di Calcutta.


E’ Natale ogni volta

che sorridi a un fratello

e gli tendi la mano.

E’ Natale ogni volta

che rimani in silenzio

per ascoltare l’altro.

E’ Natale ogni volta

che non accetti quei principi

che relegano gli oppressi

ai margini della società.

E’ Natale ogni volta

che speri con quelli che disperano

nella povertà fisica e spirituale.

E’ Natale ogni volta

che riconosci con umiltà

i tuoi limiti e la tua debolezza.

E’ Natale ogni volta

che permetti al Signore

di rinascere per donarlo agli altri.


Stanotte, a mezzanotte,
è nato un bel bambino,
bianco, rosso e...
tutto ricciolino.
Maria lavava,
Giuseppe stendeva
e il bimbo piangeva
dal freddo che aveva.
Non pianger, mio figlio,
che adesso ti piglio,
ti lavo, ti vesto,
la pappa ti do.
La neve scendeva,
scendeva,
scendeva dal cielo,
Maria col suo velo
copriva Gesù.

Il Presepe
di Salvatore Quasimodo
Natale. Guardo il presepe scolpito
dove sono i pastori appena giunti
alla povera stalla di Betlemme.

Anche i Re Magi nelle lunghe vesti
salutano il potente Re del mondo.

Pace nella finzione e nel silenzio
delle figure in legno ed ecco i vecchi
del villaggio e la stalla che risplende
e l'asinello di colore azzurro.



La Notte Santa
di Guido Gozzano
Consolati, Maria, del tuo pellegrinare!
Siam giunti. Ecco Betlemme ornata di trofei.
Presso quell’osteria potremo riposare,
ché troppo stanco sono e troppo stanca sei.
Il campanile scocca
lentamente le sei.
- Avete un po’ di posto, o voi del Caval Grigio?
Un po’ di posto per me e per Giuseppe?
- Signori, ce ne duole: è notte di prodigio;
son troppi i forestieri; le stanze ho piene zeppe
Il campanile scocca
lentamente le sette.
- Oste del Moro, avete un rifugio per noi?
Mia moglie più non regge ed io son così rotto!
- Tutto l’albergo ho pieno, soppalchi e ballatoi:
Tentate al Cervo Bianco, quell’osteria più sotto.
Il campanile scocca
lentamente le otto.
- O voi del Cervo Bianco, un sottoscala almeno
avete per dormire? Non ci mandate altrove!
- S’attende la cometa. Tutto l’albergo ho pieno
d’astronomi e di dotti, qui giunti d’ogni dove.
Il campanile scocca
lentamente le nove.
Ostessa dei Tre Merli, pietà d’una sorella!
Pensate in quale stato e quanta strada feci!
- Ma fin sui tetti ho gente: attendono la stella.
Son negromanti, magi persiani, egizi, greci…
Il campanile scocca
lentamente le dieci.
Oste di Cesarea… – Un vecchio falegname?
Albergarlo? Sua moglie? Albergarli per niente?
L’albergo è tutto pieno di cavalieri e dame
non amo la miscela dell’alta e bassa gente.
Il campanile scocca
le undici lentamente.
La neve! – ecco una stalla! – Avrà posto per due?
- Che freddo! – Siamo a sosta – Ma quanta neve, quanta!
Un po’ ci scalderanno quell’asino e quel bue…
Maria già trascolora, divinamente affranta…
Il campanile scocca
La Mezzanotte Santa.
È nato!
Alleluja! Alleluja!
È nato il Sovrano Bambino.
La notte, che già fu sì buia,
risplende d’un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaje
suonate; squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!
Non sete, non molli tappeti,
ma, come nei libri hanno detto
da quattro mill’anni i Profeti,
un poco di paglia ha per letto.
Per quattro mill’anni s’attese
quest’ora su tutte le ore.
È nato! È nato il Signore!
È nato nel nostro paese!
Risplende d’un astro divino
La notte che già fu sì buia.
È nato il Sovrano Bambino.
È nato!
Alleluja! Alleluja!


A Gesù Bambino
di Umberto Saba.
La notte è scesa
e brilla la cometa
che ha segnato il cammino.
Sono davanti a Te, Santo Bambino!
Tu, Re dell’universo,
ci hai insegnato
che tutte le creature sono uguali,
che le distingue solo la bontà,
tesoro immenso,
dato al povero e al ricco.
Gesù, fa’ ch’io sia buono,
che in cuore non abbia che dolcezza.
Fa’ che il tuo dono
s’accresca in me ogni giorno
e intorno lo diffonda,
nel Tuo nome.

Le Ciaramelle
di Giovanni Pascoli
Udii tra il sonno le ciaramelle,
ho udito un suono di ninne nanne.
Ci sono in cielo tutte le stelle,
ci sono i lumi nelle capanne.

Sono venute dai monti oscuri
le ciaramelle senza dir niente;
hanno destata ne' suoi tuguri
tutta la buona povera gente.

Ognuno è sorto dal suo giaciglio;
accende il lume sotto la trave;
sanno quei lumi d'ombra e sbadiglio,
di cauti passi, di voce grave.

Le pie lucerne brillano intorno,
là nella casa, qua su la siepe:
sembra la terra, prima di giorno,
un piccoletto grande presepe.

Nel cielo azzurro tutte le stelle
paion restare come in attesa;
ed ecco alzare le ciaramelle
il loro dolce suono di chiesa;

suono di chiesa, suono di chiostro,
suono di casa, suono di culla,
suono di mamma, suono del nostro
dolce e passato pianger di nulla.

O ciaramelle degli anni primi,
d'avanti il giorno, d'avanti il vero,
or che le stelle son là sublimi,
conscie del nostro breve mistero;

che non ancora si pensa al pane,
che non ancora s'accende il fuoco;
prima del grido delle campane
fateci dunque piangere un poco.

Non più di nulla, sì di qualcosa,
di tante cose! Ma il cuor lo vuole,
quel pianto grande che poi riposa,
quel gran dolore che poi non duole;

sopra le nuove pene sue vere
vuol quei singulti senza ragione:
sul suo martòro, sul suo piacere,
vuol quelle antiche lagrime buone!

Natale

Napoli il 26 dicembre 1916
Di Giuseppe Ungaretti.


Non ho voglia di tuffarmi

in un gomitolo di strade.

Ho tanta stanchezza

sulle spalle.


Lasciatemi così

come una cosa posata

in un angolo

e dimenticata.


Qui non si sente altro

che il caldo buono.


Sto con le quattro

capriole di fumo del focolare.


Angioletti
da “Raccogli idee” ed.Tresei scuola.


Angioletti fate piano
ad entrar nella capanna
c’è Gesù che fa la nanna
se vedessi com’è bello
piccolino bianco e rosa
sulla paglia si riposa.
Dalle stelle egli è disceso
dalle stelle tutte d’argento,
angiolini che portento.

E' Natale
E' Natale, è Natale,
chi sta bene e chi sta male:
c'è chi mangia il panettone,
lo spumante ed il torrone:
ed invece in qualche terra
i bambini fan la guerra.
Caro mio bel Bambinello
fa' che il mondo sia più bello
e con gli uomini in letizia
tutti in pace ed amicizia.
Ad ognuno fai trovare
ogni giorno da mangiare.
Della neve ogni fiocco
tu trasformalo in balocco
che poi cada lì vicino
ad ogni piccolo bambino.
Manda a tutti il proprio dono
e fammi essere più buono.

Caro Gesù,
dà la salute a Mamma e Papà
un pò di soldi ai poverelli,
porta la pace a tutta la terra,
una casetta a chi non ce l'ha
e ai cattivi un pò di bontà.
E se per me niente ci resta
sarà lo stesso una bella festa

È Natale
da “Raccogli idee” ed.Tresei scuola.

Una stella in cielo appare
regalando la sua luce
alla terra che pian piano
si risveglia
al suo richiamo
anche gli angeli nel cielo
cantan tutti quanti in coro:
“E’ Natale è Natale!
regni sempre pace e amore”

Natale
da “Raccogli idee” ed.Tresei scuola.

Non solo auguri
non solo i regali,
non solo i vestiti
nei giorni speciali.
Lo so è difficile dire:
- Aiutiamo chi soffre
e dalla gioia è lontano-
Ma solo se avremo
tutto questo nel cuore
Natale sarà
un momento d’amore.

I Re Magi
da “Raccogli idee” ed.Tresei scuola.

Tre Re Magi, da lontano
son venuti piano piano,
per vedere Gesù Bambino.
Una stella fra il turchino
li ha guidati col suo lume,
Gesù dorme, non ha piume,
non ha fuoco, non ha fiamma.
Ha soltanto la sua mamma.

La stella dei Magi
da “Raccogli idee” ed.Tresei scuola.

Dallo spazio siderale
venne senza l’astronave
una stella luminosa
con la coda verde e rosa.
Chiamò a sé tutte le stelle
affidò alle più belle
i tesori di un giardino
fatto d’aria e di turchino.
L’attendeva un lungo viaggio
su nel cosmo a tutto raggio
roteare intorno al mondo
nel silenzio più profondo.
Ma una stella un po’ furbetta
seppe il suo segreto in fretta
giù dal cielo scivolò
e i tre Magi risvegliò.
La sua voce è una scintilla
nella mente tutto brilla
di Melchiorre e Baldassarre
che attendevan con Gasparre.
C’è la stella c’è l’evento
tutto è pronto in un momento
non s’attende la mattina
per cercar la Palestina.
Là davanti c’è Melchiorre
sul cammello con due gobbe
là, la carovana porta
acqua e doni d’ogni sorta.
I re giunsero a Betlemme
sotto un cielo pien di stelle
la cometa guardò giù
e indicò il Bambino Gesù

Natale
da “Il diario dei diritti dei bambini” Emi.

Filastrocca del Natale
quante cose posso comprare!
Ho già visto nelle vetrine
fili d’argento, nastri, stelline.
I pandoro e i panettoni
fanno la gioia dei golosoni.
Il presepe e l’alberello
rendono tutto ancora più bello.
Ma il Natale non è questo in fondo,
è vera pace in tutto il mondo:
volersi bene, darsi la mano,
sentirsi uniti, andare lontano.

Buon buonissimo Natale
di M.Argilli.

Buon buonissimo Natale,
augurissimo speciale
d’extra-super qualità
alla mamma e al papà.
Buon buonissimo Natale
ai miei cari fratellini,
alle zie, ai nonnini,
a cugine e cuginette,
ai parenti larghi e stretti

Natale
da “Le Stagioni” ed.Leonardo.

Alla mamma e al babbo mio
un discorso vorrei fare:
piccolissimo son io
tanto bene non so parlare.
Tanti auguri! E poi che dire?
Io più buono diverrò.
Ci credete? Lo prometto!
E Gesù mi aiuterà;
stamattina me l’ha detto
e di certo lo farà.
Ed ho chiesto anche al Bambino,
tanto ormai noi siamo amici,
per la mamma e il mio babbino
tanti giorni più felici.

Pastorale
di P.Ruocco.

C’è la neve nella siepe,
c’è una stella nel presepe
e c’è un bimbo che sorride
nella gelida capanna
ninna nanna.
Lo difendano dal gelo
la Madonna col suo velo,
l’asinello col suo fiato;
anche il bove immacolato,
a scaldarlo ecco s’affanna
ninna nanna.

Aiutami un po’ tu!
da “Le Stagioni” ed.Leonardo.

Il giorno di Natale
è il giorno dei bambini,
dimenticate dunque,
se siete birichini.
Io dico insieme a mamma e papà
sia pace in terra agli uomini
di buona volontà;
e poi dico al piccolo Gesù
a diventare buono
aiutami un po’ tu!!

Natale
da “Le Stagioni” ed.Leonardo.

Oh se potessi Gesù Bambino
farti dormire nel mio lettino
da questa grotta portarti via
là nel calduccio di casa mia.
Ma la maestra mi ha detto a scuola
che tu domandi una cosa sola
non la mia casa
non il mio letto
ma solo un cuore
pieno d’affetto.
Se questo chiedi
questo ti dono
con la promessa
di esser buono.

Ho Sognato
Ho sognato che il Bambino
venne presso il mio lettino
e mi disse dolcemente:
"Per Natale non vuoi niente?"
Io pensai per prima cosa
a te mamma sì amorosa
a te babbo, buono tanto,
e gli dissi:"Gesù santo,
babbo e mamma benedici,
fa' che sempre sian felici!"

Arriva il Natale
Arriva il Natale
la festa speciale
speciale davvero
per il mondo intero.

Auguri ai parenti

In questo giorno santo
Gesù chiedo soltanto
di donare ai familiari,
agli amici ed ai miei cari,
tanta gioia e tanta pace,
altro dir non son capace.
O mio caro buon Gesù
su noi tutti veglia tu!

Brilla in cielo una stella
Brilla in cielo una stella
Con la coda lunga e bella.
Si ode dentro la capanna,
una dolce ninna-nanna.
C'è un bambino biondo, biondo
Col visetto tondo, tondo,
che riceve doni e fiori
dagli umili pastori.

Fuoco Fuochello
Fuoco fuochello
la fiamma traballa
il bue è nella stalla
il bue e l'asinello
è nato un Bambinello.

Alleluia
Notte santa del Natale,
notte d’oro, tutta incanto;
degli angeli c’è il canto,
su Betlemme è la cometa.

Alleluia! In alto il cuore
per la pace e per l’amore,
nella notte del Natale
è nato il Redentore!

Notte santa del Natale,

notte d'oro tutt'incanto

degli Angeli c'è il canto,

su Betlemme è la cometa.

Alleluia! In alto il cuore!

Per la pace per l'amore

nella notte del Natale

è nato il Redentore.

NOTTE SANTA
Dorme Betlemme in pace
mentre intorno tutto tace.
Nella notte buia e quieta
brilla in cielo una cometa.
Sembra immobile,sospesa,
l'universo è in attesa.

Ma d'un tratto,come d'incanto
vien dal cielo un dolce canto:
"Gloria,osanna al Signore",
oggi è nato il Redentore"
E si irradia in quell'istante
una luce sfolgorante.

Il Signore si è incarnato,
nella stalla Gesù è nato.
La Madonna lo accarezza
con materna tenerezza,
San Giuseppe è felice
e Gesù Li benedice.

LA POVERA CULLA
La notte è scura e brulla:
sei sceso da lassù
e non hai altra culla
che questa,o mio Gesù?
O povero:soltanto un pò di fredda paglia
ma il Tuo sorriso incanta,
ma il Tuo splendore abbaglia.
Dunque è vero,Signore:
Santa è la povertà.
Stanotte nel mio cuore
fiorisce l'umiltà.

POESIA DI NATALE
Dal tronco nasce il ramo
dal ramo nasce il fiore
da Dio venne Maria
da Lei Nostro Signore.

E' Natale di gelo
e il Bimbo non ha panni
Maria si toglie il velo
che porta sui capelli.
Ha un velo come fascia,
nel presepe,il Messia
ed ha come sua culla
le braccia di Maria.

LA BUONA NOVELLA
Splendete più belle
dolcissime stelle!
Sull'ali dorate
un Angelo Santo
ci porta Gesù.
E' nuovo il suo canto:
Sia Pace quaggiù!

A GESU' BAMBINO
Suona Campana,suona festosa!
Nato è il Bambino,dorme e riposa
Ma nella grotta c'è freddo e vento
e poca paglia lo copre a stento.

Oh,se potessi Gesù Bambino,
farti dormire nel mio lettino,
da questa grotta portarti via
là nel calduccio di casa mia!

Ma la maestra mi ha detto a scuola
che tu domandi una cosa sola:
non la mia casa,non il mio letto,
ma solo un cuore pieno di affetto.

Se questo chiedi,questo ti dono
con la promessa di esser buono.
Dormi tranquillo:col suo calore
saprà scaldarti questo mio cuore.

E Tu concedi a mamma e papà
amore,pace e felicità.


Don Rodolfo Atzeni
della " Famiglia Dei Discepoli " di Padre Minozzi

Gesù Signore, o luce del mondo
figlio di Dio e figlio dell'uomo,
per te la terra ritorni il giardino
ove Dio e l'uomo si parlino ancora;
ra che parli con voce di uomo,
ogni cuore ti ascolti, o unico Verbo,
sola parola che vive e salva:
per questo tu stavi fin da principio
e continui a vivere nei secoli dei secoli. Amen

Ma ora tu, O Cristo,
la realtà di ogni profezia,
tu la stella radiosa del mattino,
figlio adorato perfino dagli angeli;
tu sei il bisogno di Dio:
di comunicare, di donarsi;
il segno di quanto Dio ci ama:
per te, Signore, finalmente lo vediamo!

Natale, giorno di gloria e di pace.
Nella notte delle tenebre,
aspettiamo la luce
che illumini la terra.
Nella notte delle tenebre,
aspettiamo l'amore
che riscaldi il mondo.
Nella notte delle tenebre,
aspettiamo un Padre
che ci salvi dal male.
Nella notte delle tenebre,
aspettiamo la misericordia.
Aspettiamo un Dio."

Sono nato nudo, dice Dio,

perché tu sappia spogliarti di te stesso.

Sono nato povero,

perché tu possa soccorrere chi è povero.

Sono nato debole, dice Dio,

perché tu non abbia mai paura di me.

Sono nato per amore

perché tu non dubiti mai del mio amore.

Sono una persona, dice Dio,

perché tu non abbia mai a vergognarti di essere te stesso.

Sono nato perseguitato

perché tu sappia accettare le difficoltà.

Sono nato nella semplicità

perché tu smetta di essere complicato.

Sono nato nella tua vita, dice Dio,

per portare tutti alla casa del Padre.

La neve è scesa sui pini,

e sulle ultime rose del giardino.

Il vento porterà dal nord

un coro di campane,

e un lamento di flauti

sulla pianura silenziosa.

La vita ci spoglierà

a poco a poco

della nostra giovinezza,

della fede nella bontà,

della speranza negli uomini,

come il gelo di questa notte

ha irrigidito le dita dei pini

e sfogliato le ultime rose.

Fanciullo del cielo,

chiudi gli occhi degli uomini

sulla loro angoscia:

fa' che tornino fanciulli

in mezzo ai loro bimbi

per questa notte sola...

Aiuta questi uomini stanchi

a spogliarsi del loro soffrire.

di Santo Parisi


C’è un albero
addobbato in casa mia,
scintillante
di luci e di colori
Ma c’è tanto, tanto buio fuori:
sofferenze, dolori…
dolori a non finire.
Ma nella notte fredda
splende ancora,
dopo due millenni,
o mio Signore,
una cometa
sulla tua capanna:
una cometa
che alla Pace invita,
una cometa
che verso te ci guida.

di Hirokazu Ogura


Perché

dappertutto ci sono cosi tanti recinti?

In fondo tutto il mondo e un grande recinto.

Perché

la gente parla lingue diverse?

In fondo tutti diciamo le stesse cose.

Perché

il colore della pelle non e indifferente?

In fondo siamo tutti diversi.

Perché

gli adulti fanno la guerra?

Dio certamente non lo vuole.

Perché

avvelenano la terra?

Abbiamo solo quella.

A Natale - un giorno - gli uomini andranno d’accordo in tutto il mondo.

Allora ci sarà un enorme albero di Natale con milioni di candele.

Ognuno ne terrà una in mano, e nessuno riuscirà a vedere l’enorme albero fino alla punta.


Allora tutti si diranno "Buon Natale!" a Natale, un giorno.

Era inverno

e soffiava il vento della steppa.

Freddo aveva il neonato nella grotta

sul pendio del colle.

L'alito del bue lo riscaldava.


Animali domestici stavano nella grotta.

Sulla culla vagava un tiepido vapore.

Dalle rupi guardavano

assonnati i pastori

gli spazi della mezzanotte.


E li accanto, sconosciuta prima d'allora,

più modesta di un lucignolo

alla finestrella di un capanno,

tremava una stella

di
L. Housman

La pace guardò in basso
e vide la guerra,
"Là voglio andare" disse la pace.
L'amore guardò in basso
e vide l'odio,
"Là voglio andare" disse l'amore.
La luce guardò in basso
e vide il buio,
"Là voglio andare" disse la luce.
Così apparve la luce
e risplendette.
Così apparve la pace
e offrì riposo.
Così apparve l'amore
e portò vita.

Mentre la neve fa, sopra la siepe,

un bel merletto e la campana suona,

Natale bussa a tutti gli usci e dona

ad ogni bimbo un piccolo presepe.


Ed alle buone mamme reca i forti

virgulti che orneran furtivamente

d'ogni piccola cosa rilucente:

ninnoli, nastri, sfere, ceri attorti...


A tutti il vecchio dalla barba bianca

porta qualcosa, qualche bella cosa.

e cammina e cammina senza posa

e cammina e cammina e non si stanca.


E, dopo avere tanto camminato

nel giorno bianco e nella notte azzurra,

conta le dodici ore che sussurra

la mezzanotte e dice al mondo: È nato!
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